Cenni Storici
di San Vito dei Normanni
Centro della Soglia Messapica, situata
ai piedi del ripiano che unisce le ultime propaggini delle Murge
sud-orientali alla pianura salentina. L’abitato si sviluppa lungo la
statale Adriatica. Fondata nel sec. XI, nel 1484 fu saccheggiata dai
veneziani; nel sec. XVI Ferdinando I d’Aragona la ripopolò con una
colonia di albanesi e da allora (fino al 1836) si chiamò San Vito degli
Schiavoni in onore di San Vito martire il quale, probabilmente, ebbe
anch'egli origine slave. Da allora la città venne chiamata semplicemente
Santo Vito, San Vito degli Schiavoni o anche San Vito
in Terra d'Otranto.
Altri studiosi ritengono invece che la città sia stata fondata dal
normanno Boemondo d'Altavilla (1050-1111), figlio di Roberto il
Guiscardo, il quale, per assecondare il suo amore per la caccia, ordinò
nell'estate del 1096 la costruzione della torre quadrata
ancora oggi esistente, in un territorio boscoso quale era San Vito. San
Vito si trova nel bel mezzo dell'antico territorio messapico, che fu
dominato dalla Dodecopoli e infatti sono stati ritrovati recentemente
insediamenti datati VIII - IV secolo a.C. appartenenti ai Messapi nelle
contrade Castello e Paretone. Tali reperti dimostrerebbero la presenza
di una vera e propria civiltà, passata attraverso due diverse fasi: la
prima caratterizzata da primitive costruzioni a capanna, la successiva
caratterizzata da costruzioni in blocchi con le coperture di tegole.
Ebbe signori le famiglie Albizzi, Marchese e Dentice. Nella piazza
principale del paese s’innalza il castello normanno. La parrocchiale di
Santa Maria della Vittoria, del sec. XVI, fu rimaneggiata nel
settecento. Nel territorio si conserva resti di mura
megalitiche
(Paretone
dei Greci) e due cripte fra le più interessanti della Puglia: la grotta
di San Biagio, decorata di affreschi, e la grotta di San Giovanni con un
notevole Affresco raffigurante San Michele Arcangelo. Il piccolo borgo
originario si accrebbe sul finire del Medioevo, quando la torre normanna
costituiva garanzia di sicurezza e molti coloni dai casali vicini si
trasferirono a San Vito per sottrarsi ai continui attacchi dei Saraceni.
Questa relativa tranquillità diede anche l'opportunità ai sanvitesi di
sviluppare i traffici commerciali e dominare sul territorio circostante.
Frazioni
Conforto, Favorita, San Giacomo, San Vito
Scalo.
Provincia |
Frazioni |
Popolazione |
Superficie (km²) |
Densità (ab./km²) |
Provincia di
Brindisi |
4 |
19.809 |
66.01 |
300.1 |
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