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La Storia di Putignano
Centro della Murgia bassa, situato su
un’altura. Il nucleo altomedievale, a pianta pressoché allittica, è
circondata da un’ampia circonvallazione; la parte moderna si è sviluppata
soprattutto sul declivio nord-orientale del colle. Colonia greca poi romana (Putinianum),
fu saccheggiata dai vandali, dai goti e dai saraceni, passando poi ai normanni.
Nel 1086 fu ceduta da Goffredo d’Altavilla ai benedettini di Monopoli, nel
1317 da papa Giovanni XXII ai cavalieri di Malta.
Fiorente è l’industria: settore portante è quello del vestiario e delle confezioni, ma attive sono anche la numerose aziende metalmeccaniche, tessili, alimentari, del mobile, poligrafiche, dei materiali da costruzione. Notevoli fonti di reddito sono, inoltre, l’agricoltura, il commercio e il turismo, favorito particolarmente dal tradizionale carnevale che si tiene in città dal 26 dicembre al martedì grasso.
Nel centro storico si trovano molti edifici religiosi degni di nota, tra cui la chiesa di San Pietro, della metà del sec. XII, ma ristrutturata nel seicento. Sulla facciata tardoromanica spiccano il rosone e il portale gotico; nell’interno, barocco, si ammirano sculture di Stefano da Putignano (sec. XVI).