Taranto Home Page |
La Storia di Mottola
Centro della Murgia alta, situato sulla sommità di un’altura isolata sul ciglio del gradino murgiano. L’abitato ha pianta ellittica, con l’asse maggiore segnato da una via principale di direzione nord-ovest/sud-est; le altre strade sono per lo più disposte a gradinata intorno alla collina. Di origine italica, fu importante sotto Taranto e Roma. Centro longobardo devastato dai saraceni (846), fu poi fortezza bizantina, che i normanni distrussero nel 1102, riedificandola. Al tempo degli angioini fece parte del principato di Taranto, dal 1653 al 1808 fu feudo dei Caracciolo. Ebbe la sede vescovile dal 1023 al 1818.
Sviluppata è l’industria, con i rami estrattivo (cave di calcare), metalmeccanico, alimentare (stabilimenti vinicoli e oleari), del tabacco, del legno e cartario. L’agricoltura produce uva, olive, frumento e tabacco; diffusa è la zootecnia. Favorita dalla sua posizione, Mottola è una frequentata località di villeggiatura estiva.
Notevole è la cattedrale, costruita nel sec. XIII, ampliata nel 1507 e più volte rimaneggiata: la facciata, in forme veneto-dalmate, ha un portale a colonne su leoncini romanici; il campanile è del sec. XIV; all’interno si conserva un’Assunzione di N.Malinconico. Fuori dell’abitato sono, uniche nel loro genere architettonico, la chiesa rupestre di Sant’Angelo in Casalrotto, a due piani, con affreschi duecenteschi (appartenne dal 1081 alla badia di Cava de’Tirreni)e la cappella di San Nicola, a tre navate, con presbiterio sopraelevato, abside quadrata e pregevoli affreschi databili dal sec. XI (Cristo tra Maria e il Battista) al sec. XV.