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La Storia di Isole Tremiti
Comune costituito dall’omonimo
gruppo insulare, situato a circa 30 chilometri a nord del Gargano, e
dall’isola di Pianosa, posta 24 chilometri più a nord-est. San Nicola, il
centro amministrativo e storico, è la minore delle isole, con coste alte e
rocciose; San Domino è la più grande e la più bella del gruppo, con
un’estesa pineta e lungo la costa, suggestive grotte. L’arcipelago, detto
anticamente Insulae Diomedeae, fu abitato sin dall’età neolitica. La sua
storia è legata a quella dell’abbazia benedettina di Santa Maria,
sull’isola di San Nicola, che, ricordata già nel sec. VIII, iniziò a
svilupparsi intorno al mille, estendendo i suoi domini su territori costieri e
dell’entroterra pugliese. Nel sec. XIII l’abbazia passò ai cistercensi, nel
sec. XIV fu devastata dai pirati e in quella successiva fu ripopolata dai
canonici regolari lateranesi di San Ferdinando di Lucca che la trasformo in una
fortezza. Divenuta colonia penale nel 1792, le Tremiti hanno conservato questo
‘status’ fino al 1932, ollorchè fu costituito il comune.
Di notevole bellezza paesaggistica, le isole collegate mediante motonavi e aliscafi a Manfredonia, ai centri del Gargano e a Termoli, costituiscono una delle più frequentate mete turistiche della provincia. Su larga scala viene esercitata la pesca subacquea, favorita dalla limpidezza delle acque e dalle anfrattuosità delle coste.
Le fortificazioni che occupano gran parte dell’isola di San Nicola racchiudono il Convento-Castello e la chiesa di Santa Maria (sec. XI, ricostruita nel sec. XV e rimaneggiata in età barocca). La semplice facciata ha un pregevole portale scolpito quattrocentesco; l’interno, a una navata, conserva resti del mosaico pavimentale ( secc. XI-XII), un Crocifisso duecentesco e un polittico tardogotico (metà sec.XV).