CASTELLANETA                                      Taranto              Home Page

 

La Storia di Castellaneta

Centro della Murgia alta, sul ciglio del gradino prospiciente il litorale ionico. Sorge in singolarissima posizione, circondata a nord e a est da una grandiosa gravina larga 250 m e profonda 145.

La città vecchia, dalla struttura medievale, è divisa in due quartieri, Sacco e Muricello, che con le loro vie strette, tortuose e in pendio sono accatastati ai lati del promontorio dove è la cattedrale. A nord-ovest, lungo la via Appia, si è sviluppato l’abitato moderno. Castanetum o Castanea fu presa da Roberto il Guiscardo nel 1081, e nel 1088 divenne sede vescovile. Dichiarata città regia da Giovanni II nel sec. XV, rimase libera da infeudazioni fino al 1519, allorché Carlo V la concesse in feudo a Guglielmo La Croix. Ebbe poi come signori, tra gli altri, i Caracciolo, i della Monica, i de Mari.

L’agricoltura e l’allevamento bovino alimentano numerosi impianti di trasformazioni e un fiorente commercio. Diffusa è la pesca. Il settore secondario è attivo nei rami metalmeccanico, del mobilio, delle confezioni e dei materiali per l’edilizia. Notevole è stato negli ultimi anni lo sviluppo del turismo, che nelle frazioni di Castellaneta Marina e di Riva dei Tessali due stazioni balneari modernamente attrezzate.

La cattedrale è la costruzione settecentesca di quella edificata nel sec. XIII; il basso campanile romanico è del trecento. L’interno basilicale a tre navate ha il soffitto intagliato; il vicino vescovado conserva un polittico di Girolomo da Santacroce datato 1531. nei dintorni si trovano la piccola chiesa dell’Assunta (sec. XIV).