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La Storia di Aquaviva Delle Fonti
Centro della conca di Bari, situato in un avvallamento del secondo gradino murgiano, dotato di una falda acquifera perenne. Il nucleo più antico dell’abitato si estende a nord della piazza Vittorio Emanuele, quello moderno, a struttura regolare, sviluppatosi notevolmente in seguito all’incremento demografico degli ultimi anni, a sud e a sud-est. Fondata, forse, nel sec. VII, fu due volte devastata dai saraceni. Dopo il mille ebbe come feudatari, tra gli altri, i del Balzo, gli Acquaviva di Conversano, i Colonna e de Mari. Nel 1799 parteggiò per la repubblica partenopea e subì, di conseguenza, la dura repressione borbonica.
Nel territorio prevalgono gli oliveti, i vigneti e le colture orticole. L’industria è presente nei settori della trasformazione dei prodotti agricoli, tessile, dell’abbigliamento, calzaturiero, del legno, metalmeccanico e dei materiali per l’edilizia. Buone risorse sono il commercio e il turismo.
La cattedrale, originaria del sec. XII ma rifatta nel cinquecento, conserva elementi tardo- romanici e gotici. Nella cripta si trovano decorazioni ottocentesche. Il palazzo del principe, oggi municipio, è una pregevole costruzione barocca innalzata nella seconda metà del sec. XVII sulla rocca normanna.